I distretti industriali in Cina. Una panoramica completa
I distretti (cluster) industriali cinesi sono da sempre un fattore chiave della crescita economica del Paese e della sua competitività a livello globale. Queste concentrazioni geografiche di imprese, come il centro tecnologico di Shenzhen o le zone di produzione nel Delta del Fiume delle Perle (Pearl River), promuovono l’innovazione e l’efficienza grazie alla complementarità delle aziende presenti.
I cluster industriali cinesi, che possono contare su una combinazione di supporto del governo, infrastrutture solide e forza lavoro qualificata, sono fondamentali per la competitività del mercato, per l’innovazione tecnologica e per la crescita economica della Cina. Questi cluster continuano ad attrarre investimenti, svolgendo così un ruolo vitale nel processo di crescita economica a livello globale.
In questo articolo, forniamo una panoramica dei principali distretti industriali cinesi per alcuni settori di riferimento come l’elettronica, le nuove energie, la tecnologia di fascia alta ed il tessile.
Panoramica dei distretti industriali cinesi
I cluster industriali cinesi sono caratterizzati dalla concentrazione in specifiche aeree geografiche di aziende attive in determinati settori. Questi cluster si sviluppano generalmente attorno a specifici settori come l’elettronica, il tessile, la produzione automobilistica o l’aviazione. La vicinanza geografica di aziende complementari permette un’integrazione efficiente della supply chain, riducendo i costi e migliorando la flessibilità operativa.
Inoltre, i cluster spesso traggono vantaggio da infrastrutture condivise, tra cui reti di trasporto, servizi pubblici e sistemi di comunicazione, che supportano le loro attività. La concentrazione di industrie operanti nello stesso settore o in settori complementari all’interno di un cluster favorisce l’innovazione e lo scambio di conoscenze. I governi locali e centrale spesso forniscono sostegno anche attraverso apposite politiche, finanziamenti, e sviluppo delle infrastrutture.
Un vantaggio significativo dei cluster industriali è, inoltre, la capacità di attrarre e coltivare talenti, spesso in collaborazione con università locali specializzate in determinati settori; le università, infatti, forniscono un flusso costante di laureati qualificati e collaborano frequentemente a progetti di ricerca e sviluppo, migliorando ulteriormente la capacità dei cluster di fare innovazione.
In Cina ci sono oltre 2.000 cluster industriali, la maggior parte dei quali è situata nei centri economici delle province orientali e centrali. La distribuzione dei diversi settori industriali nel Paese è in molti casi legata ai vantaggi locali di ciascuna regione, tra cui le risorse naturali, le industrie tradizionali, la forza lavoro e i costi di produzione. Tuttavia, con l’emergere di nuove tecnologie e industrie manifatturiere avanzate e gli sforzi concertati dei governi locali e del governo centrale, le province occidentali e settentrionali hanno iniziato a coltivare nuovi cluster industriali incentrati sui settori moderni.
La mappa sottostante mostra alcuni dei principali cluster industriali e settori di interesse in ogni provincia. Clicca o cerca la provincia per visualizzare i cluster industriali e le industrie.
Elettronica e telecomunicazioni
In Cina, i settori dell’elettronica e delle telecomunicazioni sono ancora concentrati in modo predominante nell’area del Delta del Fiume delle Perle, in città come Shenzhen e Guangzhou.
Secondo il Dipartimento dell’industria e della tecnologia dell’informazione del Guangdong, l’industria dell’elettronica e delle telecomunicazioni del Guangdong è una pietra miliare dell’economia della provincia, con un contributo di 4,67 trilioni di renminbi (642,25 miliardi di dollari) di entrate nel 2022, che rappresenta il 26% delle entrate del settore industriale della provincia. L’industria è concentrata lungo la sponda orientale del Fiume delle Perle e conta eccellenze nell’area dei terminali intelligenti, nella comunicazione delle informazioni e nella progettazione di circuiti integrati.
Anche altre aree della Cina hanno sviluppato però importanti cluster industriali incentrati su diversi ambiti della filiera dell’elettronica e delle telecomunicazioni. Il Delta del Fiume Yangtze, ad esempio, ha una solida base industriale per la produzione di laptop, semiconduttori e telefoni cellulari, mentre Shanghai è un hub di riferimento per rinomate aziende IT. Il Bohai Economic Rim intorno a Tianjin è specializzato in comunicazioni, software ed elettrodomestici: Pechino rappresenta il suo principale centro di ricerca e sviluppo e distribuzione. Inoltre, città come Chengdu, Xi’an e Wuhan producono principalmente elettrodomestici ed elettronica militare.
Nell’Anhui, l’industria elettronica e delle telecomunicazioni è oggi il secondo settore industriale e il principale motore della crescita industriale della provincia. Anhui dispone di una catena industriale ben sviluppata per la produzione di display a schermo piatto, che rappresenta circa il 10% della capacità produttiva mondiale. Inoltre, la regione è riconosciuta come un polo di eccellenza nel settore dei circuiti integrati, offrendo una gamma completa di competenze che vanno dalla progettazione al collaudo. Secondo la Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, il settore del fotovoltaico ha registrato una crescita notevole con ricavi che sono passati da 26,8 miliardi di renminbi (3,7 miliardi di dollari) nel 2012 a 882,8 miliardi di renminbi (121,4 miliardi di dollari) nel 2021.
Allo stesso tempo, Chongqing è emersa come uno dei centri occidentali dell’elettronica e delle telecomunicazioni della Cina, beneficiando degli sforzi del Governo per spostare verso ovest le industrie high-tech. Secondo il Governo municipale di Chongqing, nel 2022 la produzione di elettronica e telecomunicazioni della municipalità ha superato i 700 miliardi di renminbi (96,3 miliardi di dollari), con una struttura industriale diversificata che comprende terminali intelligenti, circuiti integrati e strumentazione. La città ospita oltre 800 imprese manifatturiere su larga scala, tra cui giganti come China Resources, CETC, Ifar Semiconductor e SK Hynix nel settore dei circuiti integrati.
Chongqing mira a potenziare i suoi cluster industriali nei settori delle nuove tecnologie di visualizzazione, delle energie rinnovabili, dello stoccaggio avanzato di energia e dei circuiti integrati, con l’obiettivo di creare un polo industriale globale del valore di trilioni di yuan. Inoltre, diverse aree di Chongqing, come la Western Science City e la New Liangjiang Area, si stanno posizionando come hub strategici per la produzione di elettronica e telecomunicazioni, con un focus particolare su circuiti integrati e terminali intelligenti.
Semiconduttori e circuiti integrati
L’industria cinese dei circuiti integrati è attualmente trainata dai cluster industriali situati a Pechino, nel Delta del Fiume Yangtze (che copre Shanghai, Jiangsu, Zhejiang e Anhui) e nel Guangdong. Tuttavia, le regioni centrali e occidentali, comprese città come Wuhan, Xi’an e Chengdu, stanno sviluppando rapidamente le industrie dei circuiti integrati e dei semiconduttori.
Secondo i dati della fiera dell’elettronica e della produzione NEPCON, il Delta del Fiume Yangtze ospita oltre la metà delle città per circuiti integrati sviluppate della Cina, che includono Shanghai, Nanchino, Suzhou, Wuxi e Hefei. Grazie alla posizione strategica e al sostegno politico, questa regione rappresenta oltre il 50% della produzione e del collaudo di circuiti integrati a livello nazionale, con un vasto potenziale nell’intera catena industriale dei circuiti integrati, dalla progettazione ai materiali.
Allo stesso tempo, la regione di Pechino-Tianjin-Hebei eccelle nella progettazione e produzione di circuiti integrati, con una solida presenza universitaria e parchi di design di fascia alta.
Il Delta del Fiume delle Perle, che comprende nove città nel Guangdong meridionale, è all’avanguardia nella progettazione di circuiti integrati, in particolare a Shenzhen e Zhuhai. La sola Shenzhen ha rappresentato l’88% delle entrate di circuiti integrati e semiconduttori del Guangdong del 2020, consolidando il suo ruolo nell’industria cinese dell’informazione.
Le regioni centrali e occidentali stanno creando cluster distinti di circuiti integrati, concentrandosi su semiconduttori wide-bandgap e su quelli per il settore automobilistico. Città come Xi’an e Wuhan stanno puntando allo sviluppo dell’industria delle memorie per semiconduttori, rafforzando la crescita regionale.
Biofarmaceutica
Negli ultimi dieci anni, l’industria biofarmaceutica cinese ha visto una notevole crescita, frutto degli sforzi della Cina per modernizzare la propria economia e puntare su tecnologie avanzate e settori ad alta tecnologia. Si prevede che le dimensioni del mercato biofarmaceutico cresceranno dai 345,7 miliardi di renminbi (47,60 miliardi di dollari) del 2020 a 811,6 miliardi di renminbi (111,76 miliardi di dollari) nel 2025, con un aumento del 135% in cinque anni.
I cluster dell’industria biofarmaceutica cinese si trovano generalmente all’interno di zone di sviluppo high-tech nazionali o in aree di sviluppo economico, ma in tutto il Paese ci sono anche una serie di parchi biofarmaceutici istituiti in modo indipendente.
Geograficamente, questi cluster si trovano prevalentemente in regioni come il Delta del Fiume Yangtze, il Bohai Economic Rim, il Delta del Fiume delle Perle e le aree in rapido sviluppo nel nord-est della Cina. Anche le province centrali come Henan, Hunan e Hubei, così come le province occidentali come il Sichuan e Chongqing, ospitano cluster biofarmaceutici in crescita. Il Governo cinese ha sostenuto attivamente lo sviluppo di questi cluster attraverso piani e politiche strategiche, come il 14° Piano quinquennale per lo sviluppo della bioeconomia, il quale pone l’accento sull’integrazione di biotecnologia e sistemi informatici.
In Cina, i cluster industriali regionali nel settore biofarmaceutico e sanitario evidenziano punti di forza diversi dal generale contesto nazionale. Il Guangdong si distingue per esempio per lo sviluppo avanzato nei settori dei farmaci biologici, dei farmaci chimici, dei dispositivi medici e dei servizi sanitari. Centri chiave come l’isola biotecnologica internazionale di Guangzhou e la sede industriale nazionale di biotecnologia di Shenzhen Pingshan promuovono l’innovazione e la ricerca, con il supporto dei principali istituti di ricerca e università.
L’industria biofarmaceutica di Shanghai è concentrata nella Zhangjiang Science City nel distretto di Pudong, un nucleo per la ricerca e lo sviluppo delle scienze della vita e per gli spazi operativi. Lo Shanghai Zhangjiang Medical Equipment Industrial Base e l’International Medical City sono specializzati in apparecchiature mediche e industrie genetiche, supportando un ecosistema di istituzioni e imprese di medicina avanzata.
Allo stesso tempo, la Provincia sud-occidentale dello Yunnan ha visto una significativa crescita della presenza di industrie biofarmaceutiche, trainata dalle zone high-tech di Kunming e Yuxi, concentrate su vaccini, medicina tradizionale cinese e cosmetici funzionali, che hanno attirato importanti aziende nella regione.
La provincia nord-orientale di Liaoning sta sviluppando un solido cluster biofarmaceutico a Shenyang, sfruttando le capacità avanzate di produzione e ricerca e sviluppo in biotecnologie, farmaci e dispositivi medici, supportate da zone industriali complete.
Infine, la collaborazione dell’Hebei nella regione di Jing-Jin-Ji (Pechino, Tianjin e Hebei) è incentrata sul Cangzhou Bohai New Area Biopharmaceuticals Industrial Park. Questo parco si dedica a una vasta gamma di terapie, che spaziano dai trattamenti cardiovascolari a quelli metabolici, sostenuto da importanti progetti delle principali aziende farmaceutiche.
Tessile, abbigliamento e calzature
All’interno del settore manifatturiero nazionale, l’industria tessile ha un ruolo significativo e contribuisce in modo sostanziale al settore delle esportazioni, all’occupazione e allo sviluppo urbano. L’industria è particolarmente importante nel Jiangsu, una provincia con una catena di approvvigionamento tessile completa e numerose imprese leader del settore.
L’industria tessile del Jiangsu è una pietra miliare dell’economia della Provincia, con una catena di approvvigionamento completa e una forte presenza di fibre chimiche, abbigliamento di marca, tessuti per la casa e tessuti industriali. Secondo il documento ufficiale del Comitato provinciale del Partito, nel 2021, i cluster tessili della provincia hanno generato entrate per 939,2 miliardi di renminbi (129,2 miliardi di dollari), pari al 18% del totale nazionale. Il Jiangsu è anche leader nazionale nel settore delle fibre chimiche e produce il 25% delle entrate totali del settore nel Paese, oltre ad essere la sede di importanti centri di innovazione e aziende leader come Hengli Fiber e Shenghong Technology. Il settore dei tessili per la casa nel Jiangsu, in particolare a Nantong, è riconosciuto a livello globale con oltre il 50% del mercato nazionale e oltre il 60% del mercato globale.
Il vicino Zhejiang è un altro snodo chiave per l’industria tessile cinese. Keqiao, un distretto di Shaoxing, ha creato un sistema industriale completo che copre l’intera catena di approvvigionamento: dalle materie prime, alla realizzazione dei prodotti, fino alla vendita sul mercato. La regione ospita la China Textile City, il più grande centro di distribuzione tessile dell’Asia, e ha implementato strategie di sviluppo green e di alto livello. L’attenzione di Keqiao alla trasformazione digitale e all’innovazione eleva il distretto a hub globale per l’innovazione della moda.
Nel Guangdong l’industria tessile è supportata da cluster specializzati, principalmente nel Delta del Fiume delle Perle e nelle regioni orientali. I cluster del Guangdong si distinguono per la produzione di indumenti di fascia alta e per l’alto grado di orientamento all’esportazione. Le aree chiave includono Shenzhen per la moda femminile, Huizhou per l’abbigliamento maschile e altre città note per prodotti specifici come jeans, maglieria e tessuti per la casa. Questi cluster hanno reso il Guangdong uno dei principali attori nel mercato tessile globale.
Produzione di autoveicoli
L’industria automobilistica cinese si è sviluppata in sei grandi cluster, ognuno con caratteristiche e vantaggi specifici. Il cluster nord-orientale, con sede a Changchun, ospita giganti come FAW Group e Brilliance Auto, i quali beneficiano di una base industriale profondamente radicata. Il cluster occidentale, ancorato a Chongqing, è dominato da Changan Automobile e sfrutta i punti di forza dell’industria pesante della regione. Al contrario, il Delta del Fiume Yangtze si concentra fortemente sui veicoli a nuova energia (NEV), con aziende leader come SAIC Motor e Geely.
Nel cluster del Delta del Fiume delle Perle nel Guangdong, che comprende città come Guangzhou, Shenzhen e Dongguan, sono presenti diversi marchi giapponesi, europei e nazionali, supportati da una catena di approvvigionamento completa sia per i veicoli che per i componenti. Questa regione è nota per il suo rapido sviluppo dei veicoli intelligenti e connessi, con operatori chiave come GAC Group e BYD, i quali guidano l’innovazione. Anche il cluster Pechino-Tianjin-Hebei e il cluster della Cina centrale, con hub a Wuhan e in altre città, contribuiscono in modo significativo al panorama automobilistico nazionale. Questi cluster non solo migliorano la competitività dell’industria automobilistica cinese, ma evidenziano anche la specializzazione regionale e lo sviluppo integrato all’interno del settore.
Veicoli elettrici
Il settore dei veicoli elettrici (New energy vehicles – NEV) in Cina ha subito un boom nell’ultimo decennio, guidando il Paese nella produzione mondiale di veicoli, componenti e materie prime. Sono quattro i centri industriali emersi per la produzione di veicoli elettrici e dei suoi componenti: il Delta del Fiume Yangtze, la Greater Bay Area, la regione di Pechino-Tianjin-Hebei e la “West Triangle Economic Zone” che copre Chengdu, Chongqing e Xi’an.
Secondo il China New Energy Vehicle Industry Development Insight Report 2022, il cluster Pechino-Tianjin-Hebei ospita 91 imprese chiave, con una forte presenza nei settori del controllo dei motori di azionamento e delle batterie al litio e investimenti sostanziali nelle basi di produzione di veicoli passeggeri principalmente a Pechino e Tianjin. Il Delta del Fiume Yangtze vanta invece 424 imprese chiave nel settore, con una catena di approvvigionamento completa in diverse città come Shanghai, Suzhou e Hefei, con Shanghai leader nella produzione di veicoli e Suzhou nella fornitura di componenti.
Al medesimo tempo, la Greater Bay Area ospita 119 aziende chiave di NEV concentrate principalmente a Guangzhou e Shenzhen, dove Guangzhou è leader negli ecosistemi NEV completi. Infine, il Triangolo Occidentale comprende 74 imprese chiave, con una significativa produzione di veicoli a Chongqing e Chengdu, anche se la scala industriale di Xi’an rimane più piccola in confronto.
Energia nuova e rinnovabile
I nuovi cluster dell’industria energetica cinese riflettono i diversi punti di forza delle diverse aree geografiche. Secondo il Rapporto Hurun China New Energy Cities 2023, che ha valutato la concentrazione di nuove imprese energetiche di alta qualità, le piccole e medie imprese (PMI) e l’intensità degli investimenti, le città migliori dimostrano approcci e specializzazioni diversificate all’interno del settore.
La Cina orientale, in particolare Pechino, Shanghai, Guangdong, Zhejiang e Jiangsu, è stata fra le prime aree nello sviluppo di nuove energie, guidata da obiettivi ambiziosi indicatati nei vari “piani quinquennali”. Queste regioni hanno sfruttato le loro capacità tecnologiche avanzate e le solide basi industriali per guidare i progetti relativi alla energia solare ed eolica. Ad esempio, la produzione di energia fotovoltaica ed eolica in queste province ha registrato una crescita significativa, con Jiangsu e Zhejiang quali hub principali per la produzione e la distribuzione del fotovoltaico.
La regione nord-orientale, guidata da città come Changchun e Shenyang, si è concentrata molto sull’energia eolica grazie alle sue favorevoli condizioni geografiche. Questa attenzione all’eolico è in linea con la più ampia strategia regionale di capitalizzazione dei vantaggi naturali e di promozione delle fonti di energia sostenibili.
Nel nord-ovest, lo Xinjiang si distingue per i suoi progetti di energia rinnovabile su larga scala. La regione ha creato importanti basi per la produzione dell’energia pulita, tra cui importanti installazioni solari ed eoliche. La vasta superficie dello Xinjiang e gli alti livelli di irradiamento solare lo rendono un luogo ideale per questi progetti su larga scala, i quali sono cruciali sia per lo sviluppo economico locale che per la sicurezza energetica nazionale.
Energia eolica
L’industria cinese dell’energia eolica è caratterizzata da cluster regionali con caratteristiche e focus distintivi. Si prevede che il primo progetto di energia eolica offshore a Fangchenggang, nel Guangxi, porterà a oltre 200 miliardi di renminbi (27,5 miliardi di dollari) di investimenti, creando una importante base eolica offshore nell’area del Golfo di Beibu. La zona di libero scambio del Guangxi, nell’area portuale di Qinzhou, ospita una catena completa per la produzione di apparecchiature per l’energia eolica, che produce pale di turbine eoliche di grandi dimensioni per i mercati nazionali e del sud-est asiatico.
La Mongolia Interna, una base energetica chiave in Cina, vanta oltre la metà delle risorse eoliche della nazione. La regione prevede di aggiungere nuove importanti installazioni di energia eolica, con particolare attenzione alla città di Baotou, che mira ad affermarsi come hub leader nella produzione di apparecchiature per l’energia eolica. La regione ospita numerose aziende lungo la filiera dell’industria dell’energia eolica, sostenute da politiche favorevoli e da consistenti dotazioni di risorse.
Altre regioni degne di nota includono Zhejiang, Fujian, Guangdong e Hainan, dove i governi locali stanno promuovendo cluster di produzione di apparecchiature per l’energia eolica. Ad esempio, il Dafeng Wind Power Industrial Park di Yancheng ha attratto imprese leader formando una catena industriale completa, dalla ricerca e sviluppo alla produzione e manutenzione. Allo stesso modo, a Nantong è stata creata un’importante base strutturale per l’energia eolica.
Nella Provincia dello Shandong, nella Cina orientale, il parco industriale di attrezzature per l’energia eolica offshore di Dongying si concentra sulla produzione di componenti di base e ha rapidamente sviluppato una catena industriale completa. Yantai e Weihai stanno anche sviluppando ampie basi produttive di energia eolica, sfruttando partnership strategiche e investimenti per far crescere il settore. Nel Guangdong, città come Yangjiang e Shantou stanno investendo molto nella produzione di apparecchiature per l’energia eolica di fascia alta, attirando i principali operatori del settore e formando ampi cluster industriali.
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